alla rocca

C’era un vento buono e freddo

era verde e azzurro

e scuriva insieme all’aria.

Un abisso dove gettare

lettere al passato

vergate con cura

– occorre attenzione

in un addio definitivo

come feci tempo fa

in un canale veneziano

che fu bianco di lettere

nella notte

io ero allora un animale

dagli occhi solenni

di fronte al dolore irrimediabile.

Ma qui ho pensato piuttosto

a Leonardo e al sogno delle ali

al variare costante dell’odore della polvere

a contare molecole trasparenti

solo per il gusto di farlo.

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