Category Archives: Eccesso di stimoli

GIORNO DEI MORTI

E’ evidente come l’amore, come la tosse scientifico come la prova del nove la sublimazione dello iodio è evidente che non torni, non torni. E’ evidente che piango.

dell’amore, dei muscoli, della pedicure

Complici una tosse incoercibile e uno stato di spossatezza raramente provato, sono stata a casa alcuni giorni pressoché inerte. E poiché stiamo sperimentando Netflix ho dedicato parecchie ore alla visione di alcune “commedie romantiche” – etichetta fin troppo elegante rispetto all’inglese chick flick. Il denominatore comune di questi film potrebbe essere l’uso paranoico della segreteria […]

i respiri

di brezza, di foglia sottile, di canto d’uccelli nel sonno di glicine caldo, di prato nel sole, di tende verdi in estate di carne, di uomo, del suono di sempre

1 dicembre, mattina

Com’erano queste mattine scricchiolanti di gelo, l’odore delle stalle, i campi in riposo e tu a cucire, a stufa quasi spenta? Erano davvero diverse da adesso, quando mi fermo sotto la foto e respiro piano, e attendo e il dolore arriva bianco a chiudermi gli occhi?

lì, davanti

Ma come ho potuto temerti evitarti rinunciare al sole tra le foglie di quel giardino non entrare in quella libreria dove prima amavo sostare schivare i ricordi come sassate annacquare i colori odiare il postino.   Poi un giorno in mezzo alla piazza un volo di piccioni mi ha come attraversato e i sensi di […]

l’arte della tessitura

Qui si sta dietro al telaio le mani sulla trama senza distrazione in luogo incerto tra esistente e pensato.   I fili chiamano, chiedono. Questo abbiamo, e una fiamma che brucia.

l’albero

Il dolore è come un tronco d’albero. Ci appoggio le mani, lo sento vivere ne ascolto la linfa che suona chiara, osservo la luce che lo saggia piano al mattino. E non lo posso spostare.  

euriclea

Qui comincia il percorso a ritroso. E’ tornato, padre Zeus, è tornato! Continuo a ripetere queste parole nella mia mente e non capisco come io possa tacere, come riesca a non correre da Penelope abbracciandola per vederla finalmente piangere di gioia e non di dolore, dopo tanto tempo. Gli anni l’hanno forse mutato ma un […]

estate

Ecco cos’è l’estate. Sono liste di abiti, ciotole d’insalata, il canto di uccelli nel sonno. E’ l’incertezza, il pensiero sinistro, il turbamento che leggi nelle tende che si muovono piano, di notte, a un vento invisibile e silenzioso. E’ pensare alla luce in molti colori di sole, di bianco, di schiume chiare. Leggere di amori […]

fine stagione

Mi girava intorno l’esistenza di una sera estiva e piovosa. Fili che si tirano e si allentano, conversazioni troncate, sguardi lasciati a metà. A tratti, assoluta estraneità. Sensazione d’ombra, d’aria nelle ossa. Anche il rossetto color corallo è un manto di invisibilità. Ascoltavo, con attenzione direi. Non un passaggio perduto, nè uno schiocco del cellulare […]