hotel supramonte

Lo rapirono, Faber, nel mese di agosto

e a settembre ti ricominciò la scuola

e ti vedo, con la cartella dei tuoi fratelli

e lo sguardo già allora a forma di lancia.

Tuo padre ti parlava in italiano

tua madre nella tua lingua

– si profilava una scelta.

A dicembre cadde la neve

nel futuro risuonava Hotel Supramonte.

In quei mesi Faber capì

cos’è  resistere, cos’è esistere.

Tu, ancora lo fai

– hai le spalle forti –

ogni giorno.

 

 

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