n.9

Io non mi scopro – non così.

Non so parlare di sesso e di carne,

non so dire di orgasmi e di seghe,

e il mio corpo non è così importante.

Così appaio, forse,

a due dimensioni,

o come una statua di cristallo,

senza colori, liscia, senza cedimenti,

e sangue chiaro come acqua mi scorre dentro, è visibile.

Io non ci metto il nome,

io non ci metto la faccia.

Qui ci sono le mie parole soltanto,

e non sono di uomo o di donna

ma certo sono uno dei miei aspetti migliori.

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