E’ un guizzo, un istante.
E vedo, ventimila leghe in fondo agli occhi,
la forma sdegnosa dissolversi
e la materia, finalmente,
senza suoni o colori,
buona come l’acqua.
L’estremo limite del vero
è rotondo come una biglia,
senza lati da dover scegliere,
senza più scelte da rimediare.
Qui, nel buio luminoso,
un filo impalpabile
si svolge.
Sento il cuore vivo
quasi l’avessi nelle mani.
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